L’ultima vittima dell’attentato delle torri gemelle, morta alcune settimane fa, è stata Marcy Borders, la giovane che allora fu soprannominata “Lady Dust” perché fotografata ricoperta di cenere subito dopo il crollo di una delle torri del World Trade Center. Morta di tumore come tanti altri sopravvissuti all’attentato di quel terribile giorno.
Secondo alcune stime, infatti, i casi di neoplasia da allora ad oggi sono stati tra 2500 e 3700.
A distanza di 14 anni il dolore e la rabbia sono ancora vivi nel cuore degli americani e del resto del mondo. Tante le celebrazioni.
Migliaia le persone sui luoghi simbolo della tragedia: New York, Washington e Shanksville.
Migliaia in strada in ricordo delle quasi 3mila vittime dei quattro aerei di linea che si andarono a schiantare, volutamente, sulle Torri Gemelle (alle 8.46 e alle 9.03 locali), sul Pentagono (alle 9.37) e su un campo in Pennsylvania (alle 10.03).
A New York la cerimonia principale al Memoriale dell’11 settembre, con minuti di silenzio nei momenti fatidici degli schianti e del crollo delle torri dando anche lettura dei nomi delle vittime.
Come ogni anno, in serata 88 proiettori emanano fasci di luce tra terra e cielo, visibili a quasi 100 chilometri di distanza.
Il presidente Barak Obama atteso a Fort Meade insieme alla first lady.