Indignazione, rabbia, e forse interrogazioni parlamentari, un presidio davanti alla sede Rai e un possibile intervento da parte della commissione di vigilanza per la dichiarazione fatta da ieri da Massimo Giletti sulla città di Napoli, definendola «una città indecorosa in certi punti», durante la trasmissione domenicale da lui condotta.
Nel salotto de L’Arena c’erano il leghista Matteo Salvini e i consiglieri comunali Antonio Crocetta (Psi) e Carlo Iannello (Ricostruzione democratica), al centro il dibattito dei biglietti dati gratis ai consiglieri comunali per assistere alle partite disputate allo stadio San Paolo.
Un tema che ha scaldato subito gli animi, che ha fatto alzare i toni all’avvocato Crocetta, considerando il caso meno grave rispetto agli altri problemi che attanagliano la città. Fino ad accusare la tv di Stato, di non voler dar spazio ai veri problemi del Sud: «La Rai non vuole parlare del Meridione. Lei sta facendo campagna elettorale e il governo è assente su Napoli».
«Avanti, la vostra città, fatela mettere a posto, che è indecorosa in alcuni punti, abbandonata. Se lei esce dalla centrale della stazione uno trova immondizia in tutti i vicoli. E i cittadini onesti di Napoli stanno ancora aspettando che qualcosa si pulisca. Lei non dia regole alla Rai, perché la Rai ha fatto un grande lavoro, andando a raccontare con film e fiction i problemi della camorra». Replica Giletti a Crocietta.
Ma la rete si indigna, i napoletani e non alla definizione di «città indecorosa» e prendono di mira il conduttore.
«Giletti ha infangato Napoli. E noi dobbiamo pagare il canone?», chiede un certo Andrea; «Ammesso e non concesso che Napoli abbia dei problemi reali, ma #giletti è stato a dir poco indecoroso e qualunquista. #arenagiletti», sottolinea un altro utente di nome Marco.
DarioDiGe scrive invece: «#Giletti sempre pronto a infangare #Napoli addirittura con #Salvini presente. La vera “emergenza rifiuti” è nello studio della #Rai».
E mentre il Web si chiedono le scuse da parte del padrone di casa de L’Arena, Giletti intervistato da Repubblica, cerca di smorzare i toni con queste parole: «Amo Napoli, non ho mica attaccato la città. Ce l’avevo con una classe politica che negli ultimi trent’anni ha creato una situazione indecorosa».
“Sono indignato da attacchi vergognosi studiati a tavolino, c’è materia anche per la vigilanza della Rai». E’ lo sfogo del sindaco di Napoli Luigi de Magistris ai suoi più stretti collaboratori.
De Magistris che non ha visto la trasmissione si è fatto raccontare dai suoi, come l’assessore Alessandro Fucito, e i consiglieri comunali Antonio Crocetta e Carlo Iannello, oltre che dal suo staff che si occupa di comunicazione, quello che successo ieri in tv.
Ripromettendosi fermamente di farsi dare la registrazione e scendere nel dettaglio dei fatto, probabilmente già oggi non escludendo azioni ufficiali nei confronti della Rai.