Questa mattina il Santo Padre lascia l’Uganda per recarsi nella Repubblica Centrafricana, terza ed ultima tappa del suo viaggio apostolico in Africa, dov’è previsto nel pomeriggio un anticipo dell’Anno Santo della Misericordia: per la prima volta nella storia della Chiesa un Pontefice aprirà la prima Porta Santa di un Giubileo non a Roma, ma a Bangui, in una periferia del mondo.
«È tutto confermato! Quella in Centrafrica sarà la terza bellissima tappa del viaggio» ha detto ieri in serata ai giornalisti padre Federico Lombardi, assicurando ancora una volta il regolare svolgimento del programma. Francesco vuole essere presente in questo Paese martoriato dai conflitti e per questo intende dare inizio lì al Giubileo della Misericordia.
L’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, intervistato da Tv2000, ha detto che l’apertura della Porta Santa «sarà un nuovo inizio per la Repubblica Centrafricana. Noi abbiamo tanto sofferto con tribolazioni, esitazioni, dubbi, massacri e con tutto quello che ci ha diviso. Papa Francesco viene per aprire il nostro cuore alla tenerezza, alla misericordia, alla riconciliazione. È un modo per dirci: è tempo di perdonarci, è tempo di ricostruire il nostro Paese».