Monsignor Galantino, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, è tornato a parlare di coloro che ostacolano le riforme fortemente volute da Francesco: “La comunità ecclesiale è con il Papa. Difficoltà e resistenze rispetto al cambiamento sono da mettere in conto: la riforma viene a scuotere in maniera radicale quelle che per qualcuno sono abitudini comode e consolidate. Ma chi ragiona pensando che ‘ha da passà ‘a nuttata’ fa male i propri calcoli”.
“Quando sento di casi di religiosi che si intascano soldi destinati alla carità, provo il vivo prurito di costituirmi parte civile: la Chiesa deve chiedere i danni” sottolinea il segretario della Cei.
“I faraoni della Chiesa e del Vaticano sono coloro che hanno perso il senso del limite finendo per adorare il dio denaro o vendersi per la carriera. Nella Chiesa stridono ancor di più”, ha aggiunto Mons. Galatino, soffermandosi anche sulle presunte recenti parole del vescovo Luigi Negri circa la fine del pontificato di Bergoglio: “Il Vescovo ha detto di non aver pronunciato quelle espressioni proprio in quella maniera e io non ho motivo per non credergli. Certo, immaginando che le avessi pronunciate io, per coerenza mi presenterei dal papa per rimettere il mandato”.