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un anno senza pino

Un anno fa, il 4 gennaio del 2015, moriva il grande musicista e bluesman Pino Daniele. Classe 1955, il cantautore partenopeo partito da Napoli e divenuto famoso in tutto il mondo, fu colpito da un malore mentre si trovava in Maremma nella sua casa di campagna in Toscana.

Dopo l’inutile corsa in ospedale e le polemiche che ne seguirono, un collegio di periti, nominati dalla Procura di Roma, stabiliva che le cause del decesso della morte di Pino Daniele sono da attribuire ad un “decadimento della funzione cardiaca, che provocò un edema fatale”.

E come già accaduto per il grande Totò, l’ultimo saluto al cantautore si è svolto con un doppio funerale, prima a Roma al Divino Amore e poi a Napoli nella sua città natale, nella Basilica Reale di San Francesco di Paola nella piazza del Plebiscito.

L’urna con le ceneri esposta per una settimana nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.

Durante Capodanno 2016, sempre in piazza Plebiscito, è stato ricordato con le esibizioni del fratello Nello, degli amici Enzo Avitabile, Tony Esposito e Lina Sastri.

Fino 10 gennaio è aperta al pubblico, al Pan di Napoli, la mostra “Vent’anni con Pino – Addove”, realizzata dal fotografo amico Alessandro D’Urso.

Per la giornata di domani, non sono previste celebrazioni ufficiali ma amici, colleghi e fan non si dimenticheranno certo di lui. Daranno vita a numerose iniziative singole.

Alle ore 18 nella libreria Berisio a Port’Alba Peppe Lanzetta presenterà il volume “Ho sete ancora”, raccolta pubblicata da “Iocisto”: racconti di scrittori napoletani, tra cui lo stesso Lanzetta, ispirati a brani di Daniele, da “Donna Cuncetta” a “Lazzari felici”.

Sempre domani, a partire dalle ore 21.30 al Nais Moment in via Ferrigni, i Due Acustici, Gianluca Di Pietro e Andrea Raguzzino, saranno impegnati in un concerto-omaggio, aperto alle richieste del pubblico.

Un’altra tribute band si esibirà per i detenuti del carcere di Secondigliano.

Ma gli omaggi all’artista scomparso non si riducono certamente a questi. Poche ore dopo la morte di Daniele, il leggendario chitarrista Eric Clapton gli dedicò su Facebook il brano “Pino S.”.

Tullio De Piscopo ed Enzo Gragnaniello lo hanno ricordato più volte e rispettivamente nei loro brani “Il viaggio di un amico” e “Destino e speranza”,nei loro ultimi lavori discografici.

“Che soddisfazione” è invece il disco del sassofonista Anastasio che rielabora in versione strumentale dieci brani di Pino, da la “Notte che se ne va” ad “Anna verrà”.

Due le pubblicazioni discografiche postume a nome dello stesso artista scomparso.

Il doppio cd “Nero a metà Live”, con la registrazione dell’ultimo concerto tenuto a Milano il 22 dicembre del 2014 dal bluesman e il cofanetto “Tracce di libertà”, i primi tre album rimasterizzati con con alcuni brani inediti.

E ancora, libri: “Je sto vicino a te” di Nello Daniele e Antonio G. D’Errico (Mondadori) e “Napule è – I luoghi di Pino Daniele”, di Carmine Aymone e Michelangelo Iossa (Rogiosi).

Infine ricordiamo che il Comune di Napoli, ha dedicato al grande artista partenopeo un’area di circolazione che ricade nel quartiere San Giuseppe, ex Vicoletto Donnalbina, a pochi passi dalla sua casa natale.