E’ accaduto a Roma. Un cartello affisso in un ristorante, con tanto di sbarra rossa sulla faccina di un bebè in lacrime, per vietare l’ingresso di bambini al di sotto dei 5 anni di età.
“La Fraschetta del pesce” questo il nome dell’esercizio commerciale promotore di questa sconcertante iniziativa.
Una decisione che nel giro di poche ore ha suscitato non poche polemiche e fatto arrabbiare moltissime famiglie romane sia sui social che sui siti di recensioni come Trip Advisor.
“A causa di episodi spiacevoli dovuti alla mancanza di educazione, in questo locale non è gradita (scritto a caratteri cubitali, ndr) la presenza di bambini minori di anni 5 nonché l’ingresso di passeggini e seggioloni per motivi di spazio. Certi della vostra comprensione si ringrazia la clientela”, firmato il comandante.
Soprannome conferito al proprietario del locale.
“Un divieto pseudo razzista esposto con sfrontata evidenza, anacronistico e inconcepibile perché rivolto al fior fiore dell’umanità, all’anima della nostra specie”, uno dei tanti commenti che si leggono in rete, e che esprimono il proprio disappunto.
Ma lui non ci sta, il comandante risponde così: “La mia scelta è stata studiata e ristudiata e di conseguenza approvata. Di sicuro non è immorale e non capisco il vostro accanimento. Se volevo bambini e passeggini aprivo una Nursery e non un ristorante”.