Sono davvero tante le novità uscite dal Consiglio dei ministri che ha dato il via libera ai primi undici decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione e che passeranno ora al vaglio del Parlamento.
Interventi che vanno dal taglio delle partecipate all’accorpamento del corpo Forestale sino ad arrivare ai Carabinieri.
Ma il piatto forte è la stretta sui licenziamenti per i furbetti del cartellino. Licenziamenti rapidi per tutti i dipendenti che cercheranno di imbrogliare sulla timbratura del cartellino, in ambito pubblico, con conseguente piano di gestione dei lavoratori in esubero. Queste ed altre norme, arriveranno presto nel pubblico impiego, a sei mesi di distanza dall’approvazione in Parlamento del disegno di legge Madia.
Approvata anche la riforma delle classi di concorso, attesa dagli insegnanti e nel settore sanitario, per contrastare i fenomeni di lottizzazione. Ad esempio, i direttori generali dovranno essere scelti da un albo nazionale e in caso di mala gestione, mancato raggiungimento degli obiettivi, decadere.
Altro punto importante, riguarda la trasparenza, sui siti istituzionali le amministrazioni, a seconda del loro corebusiness, dovranno pubblicare il tempo medio di attesa delle prestazioni sanitarie o i debiti accumulati.
Infine, sarà ‘liberalizzato’ il diritto di accesso agli archivi pubblici (il Freedom of information act). Il cittadino avrà diritto a ricevere dati richiesti senza obbligo di motivazione entro 30 giorni, altrimenti per l’amministrazione scatteranno delle sanzioni