L’aerosol spesso in famiglia viene visto come una vera e propria panacea quando si hanno i figli piccoli. Eppure, spiega un esperto, questa pratica deve essere seguita seguendo delle indicazioni ben precise, altrimenti, il suo utilizzo è pressoché nullo.
“L’aerosol viene usato sempre meno – sottolinea Italo Farnetani, pediatra di Milano – è utile in caso di broncospasmo e asma bronchiale, laringite e bronchiolite. In altre situazioni l’uso è improprio”. “E tra l’altro – aggiunge ancora il pediatra – c’è anche da dire che è molto difficile che un bambino piccolo collabori restando immobile davanti all’apparecchio”.
“Nel caso di virus influenzale o parainfluenzale è dunque utile umidificare l’ambiente, perché si respira meglio in una stanza in cui l’aria non sia secca. Oltre a togliere il dolore al bambino, somministrando paracetamolo, e un decongestionante”. E “quando ha tosse, gli sciroppi sono pressoché inutili, così come i sedativi. E’ importante invece far bere molto i più piccoli, bevande calde ma anche fredde”.
Tenere pulito il naso con soluzione fisiologica che è sempre un’ottima abitudine.