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Gli ospedali siriani di Medici senza frontiere nei territori controllati dall’opposizione siriana hanno deciso di non fornire più le loro coordinate satellitari alle autorità sia russe che siriane.

A comunicarlo è Medici Senza Frontiere che sottolinea anche come tale decisione sia stata presa in seguito ai bombardamenti avvenuti sulle strutture di Idlib e Azaz che hanno portato alla morte di 50 persone.

Per gli operatori umanitari fornire la propria posizione ai militari è una pratica molto diffusa che mette al riparo da possibili bombardamenti pazienti e feriti.

In Siria, però, sta succedendo l’effetto contrario. Un membro di uno staff medico, parlando in forma anonima al Guardian, ha spiegato come il governo siriano sia riuscito a colpire deliberatamente gli ospedali delle zone assediate sottolineando anche come i dottori stessi siano diventati obiettivo del regime di Assad.