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papa francesco domencia delle palme

Papa Francesco, durante l’omelia di oggi, della messa della Domenica delle palme, ha accostato le sofferenze dei migranti a quelle del Cristo sulla croce.

“A Gesù viene negata ogni giustizia e prova sulla sua pelle anche l’indifferenza. E penso ai tanti emarginati, ai tanti profughi e ai tanti rifugiati per i quali nessuno vuole assumersi la responsabilità del loro destino”, ha detto il Pontefice in piazza San Pietro di fronte a migliaia di fedeli.

Ed ancora, per il Santo padre il crocifisso rappresenta “la cattedra di Dio”, l’unica in grado di insegnare la via di un “amore umile” capace di “rinunciare” a “egoismo, potere, fama”. “Può sembrarci tanto distante – ha aggiunto Francesco – il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi”.

“Egli – ha proseguito il pontefice – viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, la cattedra di Dio, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama. Con la sua umiliazione, Gesù ci invita a camminare sulla sua strada”, invitando i fedeli a meditare su “questo mistero del suo annientamento per noi”.

La solenne celebrazione è cominciata con la processione in piazza San Pietro, aperta dai concelebranti, tra loro moltissimi cardinali, che precedevano il Papa. I celebranti con la casula rossa, e Francesco con un pastorale di legno d’ulivo. Alla processione hanno partecipato fedeli, religiosi e religiose provenienti da ogni parte del mondo. Celebranti e fedeli portavano rami di palme, dirigendosi dal portone di bronzo all’obelisco di piazza San Pietro. Poi si sono diretti al sagrato, allestito per le grandi occasioni e la piazza era stracolma.

«Gesù desidera entrare nelle nostre città e nelle nostre vite. Come fece nel Vangelo, cavalcando un asino, viene a noi umilmente, ma nel nome del Signore».

Il Papa nel corso dell’omelia ha anche ricordato la prossima Gironata Mondiale della gioventù che si terrà a Cracovia.