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E’ in arrivo un interessante progetto contro l’abuso su minori.

E per metterlo in atto occorrerà che i pediatri italiani si prefiggano di “avere le giuste competenze per decifrare i segnali di allarme quando un bambino sta attraversando momenti problematici o si trova in situazioni di grave rischio”.

A sostenerlo Ernesto Caffo, presidente del Telefono azzurro, intervenendo alla presentazione del progetto formativo, promosso da Menarini, per la creazione di un network sanitario di 15mila pediatri e medici di base specializzati nel cogliere i segnali di abusi e di violenza.

A tal fine per il buon esito del progetto collaboreranno anche esperti di Telefono azzurro, alla formazione di un primo gruppo di circa mille medici, che attraverso 23 corsi intensivi saranno ‘allenati’ a riconoscere i segnali di difficoltà inespressi dell’infanzia.

Una prima task-force fornirà supporto ai colleghi e li preparerà a loro volta, fino ad arrivare a una rete di 15 mila professionisti attivi su tutto il territorio nazionale. “Telefono azzurro – ha continuato Caffo -, in sintonia naturale con la Società italiana di pediatria e la Federazione italiana medici pediatri, ha aderito con entusiasmo al progetto educazionale promosso da Menarini”.

Con la sua esperienza nell’ascolto dei bambini e degli adolescenti vittime di abusi maturata in quasi 30 anni di attività – ha proseguito Caffo-, Telefono azzurro contribuisce a fornire le migliori competenze e modalità di intervento per dare risposte sempre più efficaci e qualificate al problema dell’abuso nel nostro Paese”.