“Ho trovato la tomba di Aristotele”, ad annunciarlo è l’archeologo greco Kostas Sismanidis. La tomba, che dovrebbe avere almeno 24 secoli, è stata scoperta a Stagira, a 70 chilometri da Salonicco.
Secondo l’esperto la struttura a forma di ferro di cavallo, rinvenuta tra le rovine di Stagira, avrebbe accolto le ceneri di Aristotele, morto a Calcide nel 322 avanti Cristo. Nella costruzione, con pavimenti in marmo e resti di un altare al cui interno sono stati ritrovati ceramiche e monete risalenti al periodo di Alessandro Magno.
Infine, spiega l’archeologo “La sua posizione è vicina a quello che era il mercato della città antica, la vista panoramica, l’altare citato negli antichi testi, e l’epoca della sua costruzione, che si stima possa risalire all’inizio del periodo ellenistico in concomitanza con la data della sua morte”.
Il popolo di Stagira avrebbe riportato le ceneri del filosofo nella sua città natale, seppellendole proprio nell’edificio che è stato ritrovato. I lavori nel sito archeologico di Stagira sono iniziati nel 1996. Sismanidis è sicuro della scoperta anche sulla base di tre differenti biografie e di altre testimonianze di periodi diversi.
Ma le autorità greche hanno frenato l’entusiasmo: “Gli scavi sono stati condotti da una equipe di archeologi indipendenti, non collegati ad alcuna università. Aspettiamo maggiori dettagli sul loro lavoro per poterlo valutare”.