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borse in calo

Dopo una lunga notte di conteggi e testa a testa che sembrava pendere dalla parte del ‘Remain’ la situazione si è alla fine capovolta: la Gran Bretagna esce dall’Unione Europea. Il Leave vince il referendum sulla Brexit con un vantaggio di quasi un milione e mezzo di voti: 17,41 milioni contro i 14,14 milioni del Remain.

La Scozia, l’Irlanda del Nord e Londra hanno votato a favore del Remain. Ma questo non è bastato a controbilanciare il voto per il Leave del Galles e del resto dell’Inghilterra.

Intanto la reazione dei mercati si è già fatta sentire. Tutti i principali titoli di Piazza Affari non riescono a fare prezzo in avvio e sono stati posti in asta di volatilità: l’indice Ftse Mib (-0,1%) di fatto non può essere indicativo.

La Borsa di Londra apre con l’indice principale in calo dell’1,7% mentre 60 azioni non riescono ancora a fare prezzo.

Il differenziale tra Btp e Bund è schizzato fino a 191 punti base per poi ripiegare sotto quota 170 a 165 punti. Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti.

La Brexit innesca anche la corsa ai beni rifugio, con una pioggia di acquisti sui Bund che fa crollare il tasso del 10 anni tedesco al minimo storico di -0,17%. Il rendimento del decennale tedesco è poi risalito a -0,14%.

Pesanti cali per i futures sull’avvio delle Borse europee. Per Milano un avvio in perdita attorno al 9%, con punte anche a due cifre.