Il «tabagista sano» non esiste parola di esperti. E fumare andrebbe considerato al pari grado come una vera e propria patologia. Questa l’ipotesi avanzata in un editoriale dell’italiano Leonardo Fabbri, pneumologo e professore di Medicina Interna dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine, che sintetizza le sue conclusioni: «I fumatori che pensano di godere di buona salute dovranno ricredersi, in quanto (salvo rare eccezioni) spesso hanno alterazioni biochimiche, cellulari o funzionali anche in assenza di sintomi. O viceversa, mostrano sintomi quali tosse, catarro e mancanza di respiro, ritenuti “innocenti o normali” per un fumatore, soprattutto se anziano, ma in realtà sono segno di una malattia respiratoria, cardiovascolare o metabolica in atto. O, peggio, di un tumore. Del resto, statistiche alla mano, chi fuma muore in media 10 anni prima di chi non fuma…».