Matteo Renzi parla di “patto della lavagna” nello studio di Del Debbio a Quinta Colonna su Rete4. Il premier – con tanto di pennarelli – ha illustrato ieri sera i contenuti dell’intervento sulle pensioni in legge di bilancio.
L’obiettivo – ha detto Renzi – è quello di arrivare alla soglia dei mille euro per la quattordicesima delle pensioni minime. E continuando il presidente del Consiglio ha spiegato: “Alle pensioni minime, a quelli che arrivano fino a 750 euro, viene data oggi una quattordicesima di 40 euro al mese. A questi raddoppieremo la quattordicesima, in un’unica soluzione. L’obiettivo sarà quello di avvicinarsi il più possibile ai mille euro. Raddoppieremo questa somma che andrebbe a costituire una sorta di ottanta euro per i pensionati, sebbene concessi in un’unica soluzione. La questione delle pensioni è molto delicata e non faccio promesse invano”.
“Abbiamo fatto una misura che riguardava il lavoro, poi la tassa sulla prima casa e tasse agricole. Quello che restava fuori sono le pensioni. Ora vogliamo dare una mano. Quest’anno si fanno Ires e Iri, si abbasseranno tutte e due. L’altra cosa sono le pensioni: a quelli che non sono potuti andare in pensione per la legge Fornero daremo l’Ape, un anticipo, in cambio di circa il cinque per cento in meno. E’ una scelta, nessuno deciderà per conto degli altri”.
Per alcune categorie questa percentuale potrebbe essere anche minore: “Con Ape uno va via con il 95 per cento dello stipendio. Per determinate categorie, chi ha parenti disabili da accudire e chi è disoccupato o, ancora, chi ha particolari tipi di lavori usuranti, si cerca di fare non il 95 per cento, ma il 99 per cento”.