Il Corriere della Sera riporta i risultati di un sondaggio IPSOS sul referendum costituzionale che vede il ‘no’ in vantaggio di otto punti, grazie al risultato del voto dei giovani, che in larga maggioranza sono per il rifiuto del quesito.
I numeri di Ipsos rivelano anche che è ancora alto il numero degli indecisi e degli astenuti, mentre il ‘no’ prevale tra gli uomini rispetto alle donne e nella fascia d’età tra i 35 e i 49 anni.
Il ‘sì’, invece, prevale solo nella fascia dei 65 anni e oltre mentre i 50-64enni sono quelli con il maggior tasso di indecisione.
E per quanto riguarda il titolo di studio, il sì avrebbe la meglio tra i laureati mentre il no tra i diplomati, mentre la maggior parte di chi ha la licenza elementare non ha proprio intenzione di andare a votare.
Facendo riferimento invece alle aree geografiche, il no è più diffuso al nord-est e al centro-sud. Mentre il ‘Sì’ prevale tra pensionati e ceti elevati (30%).
I ceti più colpiti e indifesi scelgono il ‘No’. Operai e disoccupati si schierano contro la riforma (33 e 31%), seguiti dagli studenti.
I cattolici osservanti si schierano per il Sì (e d’altronde alcune organizzazioni si sono apertamente espresse in questo senso), a differenza dei saltuari e dei non credenti. Infine, fortissime le differenze nei segmenti politici: la sinistra massicciamente orientata per il No, il centrosinistra (e il centro) orientati per il Sì, il centro destra per il ‘No’.