Il morbillo è più pericoloso di quanto si sapesse, specialmente a causa delle complicanze che possono portare a conseguenze mortali. Secondo uno studio condotto dall’Università della California (Ucla) che ha utilizzato i dati di una grande epidemia di morbillo avvenuta in California intorno al 1990, le encefaliti croniche e letali dovute al morbillo sono più frequenti di quanto si pensasse, tanto da verificarsi in un caso su 600 sotto i dodici mesi.
Dalla ricerca scientifica emergerebbe infatti un tasso di probabilità di un bambino colpito da encefalite su circa 1.387 contagiati sotto i cinque anni, che salirebbe pericolosamente a un bimbo su 600 nei neonati sotto i 12 mesi.
James Cherry, ricercatore in malattie infettive in età pediatrica presso l’Ucla, consiglia: “Nessuno dovrebbe andare in Europa se non ha già fatto due dosi di vaccino”.
I ricercatori inoltre mettono in guardia i genitori statunitensi su come viaggiare con i bambini non protetti in paesi dove il morbillo è endemico.
L’epatite, la difterite, il tetano, la poliomielite: tutte queste sono malattie che richiedono una vaccinazione obbligatoria, e proprio queste sono quelle che non raggiungono il 95% richiesto per fermarle.
L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ha confermato che in Italia c’e’ un dato preoccupante sulla riduzione del numero dei soggetti vaccinati”.
In Italia si verificano ancora mediamente sessanta casi di tetano all’anno, generalmente in persone anziane non vaccinate o vaccinate in modo incompleto; negli anni ’70 il 5060% delle persone colpite dal tetano moriva, tuttavia questa percentuale è scesa al 40% negli anni ’90.
Il morbillo non è uno scherzo e ha dimostrato una mortalità altissima, assieme a una serie di complicazioni capaci di creare grossi danni alla salute del bambino.
Anche di qua dall’Oceano si moltiplicano questo tipo di consigli. Ricciardi spiega le motivazioni della sua posizione a favore delle vaccinazioni, durante criticata dal Codacons che, dopo avere criticato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha preannunciato una class action, un ricorso al Tar ed un esposto nei confronti dello stesso Ricciardi per “procurato allarme”. “Duole poi rilevare che ne’ l’Iss, ne’ Ricciardi, hanno capito che la battaglia del Codacons non e’ contro i vaccini, che riteniamo indispensabili, ma contro i regali dei medici in conflitto di interesse alle aziende farmaceutiche, attraverso improbabili vaccinazioni di massa dell’intera popolazione per qualsiasi possibile malattia” conclude l’associazione.