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siria bambini in fuga

Sono in migliaia i civili e i ribelli intrappolati, affamati e al freddo, dentro la città di Aleppo, nel nord della Siria, in attesa di essere evacuati dagli ultimi quartieri di Aleppo-Est che sono rimasti, dopo la sospensione degli attacchi da parte del regime di Bashar al-Assad.

Ad Aleppo-Est vi sarebbero ancora circa 40.000 civili e tra 1.500 e 5.000 combattenti con le loro famiglie, secondo l’inviato delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura.

Nel quartiere di Al-Amiriyah, ancora controllato in parte dagli insorti e da dove comincia il viaggio degli sfollati, migliaia di persone, compresi bambini, hanno trascorso la notte nelle rovine degli edifici dove si sottoccano temperature sotto lo zero in attesa di una possibile ripresa delle operazioni.

Queste persone vogliono fuggiere, mettersi in salvo, non dispongono né di acqua potabile né di cibo, unica cosa che riescono a trovare da mangiare sono i datteri.

Ieri l’esercito siriano ha sospeso le operazioni di evacuazione accusando i ribelli di “non rispettare i termini dell’accordo”.

Le operazioni erano cominciate intorno a mezzogiorno dell’altro ieri, ma si sarebbero arenate alle 11 ora locale di ieri, le 10 in Italia. La Russia però, dal canto suo, dà per finita l’evacuazione, seppur ammettendo che in alcuni quartieri ci siano ancora dei ribelli, e proclama terminata l’operazione per quella che definisce la “liberazione” della parte orientale di Aleppo. Sulla situazione ad Aleppo è intervenuto in serata anche l’ex presidente americano Barack Obama. Parlando nella sua ultima conferenza stampa dell’anno alla Casa Bianca, Obama ha detto: “La responsabilità per questa brutalità è solo in un posto: è del regime di Assad e dei suoi alleati Russia e Iran. E questo sangue e queste atrocità sono sulle loro mani”.

Oggi, le operazioni sarebbero riprese, ma sarebbero stati segnalati degli spari contro un autobus di sfollati. I primi feriti sarebbero stati evacuati oggi dalla parte est in mano agli insorti verso la parte occidentale controllata dal governo. Lo riferisce la televisione panaraba Al al jazeera, secondo la quale un primo convoglio di ambulanze partito dall’area controllata dai ribelli avrebbe raggiunto i posti di blocco governativi.