E’ stata inaugurata ieri a Roma, una statua in memoria di Angelo, il cane torturato e ucciso in Calabria, vittima indifesa della crudeltà umana, nell’area cani del parco Ravizza, a Monteverde.
La statua in bronzo, realizzata dall’artista Alessandro Di Cola, vede il cane in tutta la sua bellezza e fierezza, con una grande targa che riporta il suo nome. Un modo per ricordarlo, ma anche un simbolo per tutti gli animali vittime ogni giorni di abbandono, maltrattamenti, violenze.
La storia di Angelo, impiccato lo scorso anno, seviziato e finito a colpi di badile sul muso da quattro adolescenti di San Gineto, paesino in provincia di Cosenza, fu filmata e diffusa sul web, portando alla luce tutta la crudeltà e cattiveria umana nei confronti di essere indifesi, gli amici a 4 zampe.
Occorre evitare che i delitti contro gli animali “siano percepiti come fatti “normali” e perfino tollerabili in una società che deve affrontare tanti altri problemi”. Scrive l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, in una lettera ai militanti animalisti che hanno partecipato ieri, a Roma, all’inaugurazione della statua.
L’ex ministro ribadisce che “deve andare effettivamente in carcere” chi maltratta o uccide gli animali e promette di battersi, in ogni sede, finché “questo obiettivo non sarà raggiunto”.