Oltre 200, le balene pilota arenate sulla spiaggia di Farewell Spit in Nuova Zelanda, e che grazie a soccorritori e volontari sono state tenute in vita, finché non sono riuscite a prendere il largo, anche grazie all’arrivo dell’alta marea.
Ancora alto, però, il rischio per il branco di cetacei di invertire la rotta e di spiaggiarsi nuovamente sull’isola.
“Le 240 balene pilota che si erano spiaggiate tra Puponga e Pakawau sabato sera sono riuscite a riprendere il largo con l’alta marea e raggiungere acque più profonde”, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento Herb Christophers.
Diciassette, invece, le balene che avevano raggiunto la riva a causa della bassa marea e che sono state riportate in acqua proprio dai soccorritori.
“Non sappiamo perché il superbranco è arrivato” ha ammesso Daren Grover, direttore del gruppo ambientalista Project Jonah che collabora al salvataggio.
“Forse hanno raccolto il richiamo delle balene che erano qui e aver risposto, è molto insolito, non l’ho mai visto prima”.
Un’altra ipostesi potrebbe essere che si siano spaventate a causa degli squali che popolano le acque di Farewell Spit.