Arriva un importante studio che mette in relazione l’utilizzo smodato del cellulare durante la gravidanza e lo sviluppo di disturbi comportamentali nei bimbi, pubblicato su Environment International.
Laura Birks del Barcelona Institute for Global Health in Spagna e colleghi, analizzando i dati di oltre 80 mila coppie madre/figlio, ha riscontrato che i bimbi nati da mamme “cellulare dipendente” – almeno nel periodo gestazionale – avevano oltre il 28% in più di sviluppare problemi comportamentali rispetto ad altri bambini.
Analizzando i dati relativi a più di 80.000 coppie madre-figlio in Danimarca, Spagna, Norvegia, Paesi Bassi e Corea si sono trovate prove corrispondenti che parlano di un aumentato rischio di problemi comportamentali – in particolare modo, iperattività – nei bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni, nelle madri che parlavano frequentemente al cellulare durante il periodo di gravidanza.
Inoltre, i figli delle madri che hanno riferito di eseguire almeno 4 chiamate al giorno o di parlare al cellulare per oltre un’ora al giorno, gli esperti dello studio hanno scoperto anche che il 28% in più di questi figli avevano più probabilità di essere iperattivi, rispetto ai figli di madri che ne facevano un uso così massiccio del cellulare.
I ricercatori hanno tenuto conto di diverse variabili: età materna, stato civile ed educazione.