Multa di 3 milioni per il colosso della telefonia Whatsapp per la condivisione dei dati degli utenti con Facebook. L’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato, nella riunione che si è tenuta lo scorso 11 maggio, ha chiuso due istruttorie, avviate nel mese di ottobre 2016 per presunte violazioni del Codice del consumo.
Nel primo procedimento, l’Autorità ha accertato, comminando a WhatsApp una sanzione di 3 milioni di euro, perché la società ha, di fatto, indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi Termini di utilizzo, in particolare la condivisione dei propri dati con Facebook, facendo loro credere che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire con l’utilizzo dell’applicazione.
Coloro invece che erano già utenti alla data della modifica dei Termini (25 agosto 2016) avevano la possibilità di accettarne «parzialmente» i contenuti, potendo decidere di non fornire l’assenso a condividere le informazioni del proprio account WhatsApp con Facebook e continuare, comunque, a utilizzare l’app.
La condotta in esame è stata attuata anche attraverso una procedura in-app di accettazione dei nuovi Termini caratterizzata dall’informazione sulla necessità di tale accettazione, entro 30 giorni, a pena di dover interrompere la fruizione del servizio; l’inadeguata evidenziazione della possibilità di poter negare il consenso alla condivisione dei dati con Facebook, la pre-selezione dell’opzione (opt-in) e la difficoltà, infine, di poter esercitare concretamente tale opzione una volta accettati integralmente i termini.