E’ boom di richieste per trattamenti di sbiancamento dentale, oggi pari a un terzo di tutti i trattamenti odontoiatrici estetici richiesti ai dentisti dai pazienti.
In Italia circa 120.000 persone chiedono un sorriso da star per un mercato in crescita del 15% ogni anno che muove 30 milioni di euro a cui si aggiunge il miliardo di euro per dentifrici, gel, strisce, collutori e altri schiarenti ‘fai da te’ scelti da un italiano su due.
I prodotti sono sicuri ma attenzione al pH: la normativa ISO 28399/2011 stabilisce che gli sbiancanti non devono avere un pH minore di 4 ma studi recenti mostrano che sbiancanti con pH inferiore a 5,5, cioè con pH acido, possono intaccare la parte dura del dente che si degrada e porta via lo smalto. Vietato inoltre intervenire sugli under 18, a meno che non ci siano particolari condizioni cliniche.
Oltre il 50% è insoddisfatto del colore dei propri denti, stando a dati pubblicati di recente sull’Italian Dental Journal. Così ogni anno in Italia, soprattutto a maggio-giugno, 120.000 persone si sottopongono a trattamenti nello studio dentistico o a casa sotto il controllo dell’odontoiatra.