Secondo un recente studio condotto presso la West Virginia University e presentata in occasione del meeting Cardiovascular Aging: New Frontiers and Old Friends a Westminster, in Colorado, una sola sigaretta elettronica è in grado di lasciare pericolosi “segni” a livello dei vasi sanguigni, accelerando gli effetti dell’invecchiamento cardiovascolare, con una riduzione marcata del diametro dei vasi del 30% visibile già dopo più di un’ora dall’averla ‘fumata’.
Gli esperti hanno studiato in laboratorio gli effetti dell’esposizione, a breve e a lungo termine, al vapore delle sigarette elettroniche sulla funzione dei vasi sanguigni, misurando parametri quali la rigidità della parete dei vasi, la loro capacità di dilatarsi e la costrizione del diametro.
In questo modo, hanno anche visto che già dopo circa un’ora dalla prima e-sigaretta, dall’esposizione ai vapori da essa prodotti, il diametro dei vasi si riduceva del 30%; dopo un’esposizione prolungata per un periodo di otto mesi (20 ore a settimana), si riscontrava un livello di rigidità delle pareti dei vasi pari al doppio, rispetto a una condizione di non esposizione alle sigarette elettroniche.
Costrizione del diametro e rigidità dei vasi sono dunque due pericolosi segnali di cattiva salute cardiovascolare e di invecchiamento cardiovascolare perché si verificano tipicamente quando l’età avanza. “Questi dati indicano che le sigarette elettroniche non dovrebbero essere considerate sicure e che inducono effetti nocivi di portata significativa sulla funzione vascolare”, concludono gli autori del lavoro.