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Dall’Europa all’India, dagli Stati Uniti al Libano, l’83% dei campioni di acqua che viene considerata potabile in realtà è invece contaminata, come denuncia anche uno studio globale condotto da Orb Media, un’organizzazione no-profit specializzata in giornalismo d’inchiesta, che ha condiviso i risultati dell’analisi in esclusiva con il Guardian.

I ricercatori si sono chiesti se le microplastiche inquinano già la totalità di fiumi, laghi e oceani globali, analizzando 159 campioni di acqua.

Il tasso più alto di contaminazione (94%) si registra negli Stati Uniti, con fibre di plastica trovate nell’acqua del rubinetto degli edifici del Congresso, della Trump Tower e del quartier generale dell’Agenzia USA per la protezione ambientale.

In Libano e India le percentuali sono state rispettivamente del 93,8 e 82,4%. In Europa la situazione va un po’ meglio: contaminato il 72% dell’acqua che beviamo, e per ogni 500 ml, una bottiglietta da mezzo litro, ingeriamo in media 1,9 fibre di plastica (negli USA sono 4,8).