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Con un documento composto da 25 pagine viene chiesto a Papa Francesco di fare chiarezza sulle novità introdotte dalla Amoris Laetitia in materia di matrimonio e famiglia. Una vera e propria “correctio filialis”, una correzione filiale, nella quale si indicano “sette posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti”.

Tra le 62 firme emerge prima tra tutte, quella dell’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. Il quale, però, precisa: “Io non accuso il Papa. Quella lettera è un atto devoto”.

Un documento che era in cantiere da diversi mesi. Ne aveva parlato anche esplicitamente il cardinale americano Raymond Leo Burke, uno dei porporati che presentarono i loro ‘dubbi’, sempre sulla Amoris Laetitia, in una missiva al Papa.

Tra i rilievi mossi a Sua Santità, Papa Francesco, dagli studiosi della frangia conservatrice della Chiesa, vi sarebbe in primis, il fatto che “direttamente o indirettamente, il Papa abbia permesso che si credesse che l’obbedienza alla Legge di Dio possa essere impossibile o indesiderabile e che la Chiesa talvolta dovrebbe accettare l’adulterio in quanto compatibile con l’essere cattolici praticanti”.