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Sono circa seicentomila gli italiani che non possono dire no al massaggio shiatsu. Si tratta di un trattamento manuale (shi che significa dito, atsu pressione), da effettuare solitamente con la pressione esercitata dal pollice.

Per ricevere il trattamento ci si sdraia per terra, vestiti, le sedute possono durare anche un’ora.

Valter Vico, operatore e insegnante di shiatsu e responsabile del Registro Operatori Shiatsu della FISieo, spiega: “Il trattamento si svolge tradizionalmente a terra, ma se il ricevente vuole stare più comodo si può effettuare anche sul lettino o da seduto, pure sulla sedia a rotelle. Ciò è particolarmente importante per mettere a loro agio le persone anziane o con problemi di mobilità”.

Lo shiatsu serve per sciogliere le tensioni e rilassarsi: “Sono sempre più diffuse le condizioni di disagio che non corrispondono a patologie vere e proprie, ma che rendono la vita pesante. Lo shiatsu è molto utile in questi casi perché agisce a sostegno globale della forza vitale della persona, in un modo che, usando un termine di moda, potremmo definire ‘sistemico’. Seguendo l’impostazione tipica della filosofia orientale, l’essere umano è considerato e tratto come insieme inscindibile di corpo, mente e spirito. Il trattamento è sempre generale, viene eseguito dal punto di vista fisico attraverso pressioni calibrate sulla rete dei punti e dei meridiani al fine di stimolare l’equilibrio psico-fisico generale della persona”.

Lo shiatsu viene eseguito senza applicare alcuno sforzo muscolare, ma impiegando semplicemente il peso del corpo e di chi opera e sempre perpendicolarmente rispetto alla zona o al punto che viene trattato.