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Tawny Willoughby, giovane americana affetta da cancro alla pelle, ha pubblicato sul profilo facebook un selfie, che la ritraeva con i segni e le cicatrici sul suo volto, divenendo così subito virale e facendo segnare un record di ricerche su Google sotto la voce cancro alla cute.

La sua foto, nella cui didascalia si legge “Se qualcuno avesse bisogno di un po’ di motivazione per non mettersi su un lettino abbronzante, ecco, questa e’ una terapia per il cancro della pelle”, dopo essere stata pubblicata nel 2015, e’ stata condivisa per oltre 105mila volte.

Ha suscitato una copertura mediatica simile a quella riscossa dalle celebrità, facendo aumentare del 162% le ricerche su Google delle parole ‘pelle‘ e ‘cancro‘, arrivando al record di 229mila ricerche in una sola settimana.

La ragazza, che durante l’adolescenza ricorreva spesso a lettini solari fino a 4 volte a settimana, aveva ricevuto la prima diagnosi di tumore alla pelle all’età di 21 anni, a cui ne hanno fatto seguito anche delle altre nel corso degli anni.

“Il melanoma uccide, il cancro alla pelle no, non necessariamente si manifesta con nei, ma può sfigurare e lasciare cicatrici sul volto“, racconta la giovane.

I ricercatori dell’università di San Diego, che hanno pubblicato lo studio, sperano che questo post possa incoraggiare gli esperti di salute pubblica a ricorrere al potere dei social, per informare su possibili rischi che magari non vengono segnalati e possono aiutare a far aprire gli occhi a milioni di persone, a prevenire la malattia.