Resteranno gratuiti gli alimenti senza glutine per i celiaci, inclusi anche i piatti pronti e i preparati. Pericolo scampato.
Molto soddisfatta è l’Associazione italiana celiachia (Aic) che sottolinea come siano stati evitati “tagli shock” e sia stata assicurata ai celiaci una corretta terapia. Infatti, la modifica dei tetti di spesa, con una riduzione del 19% che corrisponde ad un risparmio per lo Stato di circa 30 mln di euro, “non è una sforbiciata che compromette l’assistenza ai pazienti ma – spiega l’Aic – una revisione razionale, che tiene conto della riduzione dei costi degli alimenti senza glutine, calati dal 2006 a oggi del 7% nelle farmacie e fino al 33% nei supermercati, e dei fabbisogni energetici della popolazione definiti dalle più recenti evidenze scientifiche”. Infatti, resta immutata la copertura del 35% dell’apporto calorico giornaliero da carboidrati privi di glutine e si mantiene la stessa attenzione su specifiche fasce d’età che hanno bisogni particolari di alimentazione.