Nella Nascita di Venere di Botticelli c’è un polmone, a simboleggiare il respiro divino, disegnato nel mantello tenuto tra le mani da Flora, la dea della primavera protesa nell’atto di coprire Venere prossima allo sbarco sull’isola di Cipro. A indicarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Acta Biomedica da Davide Lazzeri, chirurgo plastico della Clinica Villa Salaria di Roma, da tempo impegnato nello studio della medicina nell’arte.
“Si tratta di un’interpretazione personale e speculativa, ma perfettamente in linea con quanto già indicato da uno studio precedente su un altro capolavoro di Botticelli, La primavera, dove i ricercatori Blech e Doliner avevano individuato le sagome di due polmoni disegnate dalla vegetazione dietro la figura centrale di Venere“, ha dichiarato Lazzeri all’Ansa. “Ispirato dalla filosofia neoplatonica che circolava alla corte dei Medici, Botticelli potrebbe aver usato il polmone come simbolo per rappresentare la celebrazione allegorica del ciclo della vita generato dal respiro divino“. Dipinta intorno al 1485, in questa opera l’artista ha trattato il mantello fiorito esattamente come una rappresentazione anatomica del polmone destro: il colore rosa scuro del mantello richiama quello del parenchima polmonare, mentre l’anomalo drappeggio, generato dal vento appena sopra il braccio sinistro di Flora, ricorda l’infossatura (chiamata ‘il polmonare’) da cui passano bronchi, vasi sanguigni e nervi.