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Non solo vino e birra, ma anche aperitivi, amari e superalcolici. In Italia sono 8,6 milioni i consumatori a rischio e tra questi ci sono anche 800 mila minorenni e 2,7 milioni di over 65. E’ il quadro che emerge dalla ‘Relazione del ministro della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati’, trasmessa al Parlamento.

Degli 8,6 milioni di consumatori a rischio per patologie e problematiche correlate all’alcol, 6 milioni sono uomini. Ma a preoccupare sono “giovani anziani” tra i 65-75 anni e minori, tra i 16-17 anni, che di bevande alcoliche non dovrebbero proprio saperne. Tra i giovani e giovanissimi, in particolare, continua a crescere il binge drinking, o l’assunzione di molto alcol fuori dei pasti e in un breve tempo “rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata”: solo nel 2015 si pensi che tale fenomeno ha riguardato il 15,6% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età, nel 2016 il 17%.