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Sono numerosi i casi di cronaca incentrati sui possibili rischi di protesi dentali fasulle, come quelli verificatisi di recente nel milanese e in provincia di Ascoli Piceno. Per questo motivo, l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (Aiop) si è rivolta ai cittadini stilando un vero e proprio vademecum.

Chiedere sempre al dentista la Dichiarazione di conformità della protesi rilasciata dal laboratorio odontotecnico, un documento che, raccogli specifiche informazioni riguardanti il dispositivo impiantato, compresi i materiali utilizzati per la realizzazione (e le percentuali). In base alla normativa 93/42 CEE, l’odontotecnico è obbligato a rilasciare al dentista la Dichiarazione di conformità per ogni protesi che gli viene commissionata. L’odontoiatra, a sua volta, è tenuto a consegnare tale certificazione al malato, se quest’ultimo la richiede.

Opuscolo/guida realizzata da Aiop (scaricabile gratuitamente) dove gli esperti spiegano l’importanza di scegliere protesi di qualità. Anche se realizzate con i medesimi materiali, le percentuali dei diversi componenti possono essere differenti e incidere sui costi, la qualità e la durata del prodotto finale, oltre che sulla sua biocompatibilità. Per questo motivo, è bene diffidare delle protesi offerte a prezzi super economici, che potrebbero essere state realizzate con procedure o materiali non idonei. Ecco altri consigli.

• chiedere al dentista, prima della terapia, quali materiali intenda impiegare e quali possano essere i relativi pro e contro
• informare il medico di eventuale allergie, in particolare al nichel
• segnalare tempestivamente qualsiasi reazione avversa successiva all’applicazione.
• dopo che la protesi è stata installata, chiedere al dentista suggerimenti su come eseguirne la pulizia e la manutenzione
• accertarsi che le terapie vengano eseguite da un dentista regolarmente iscritto all’Albo e non da un odontotecnico
• verificare la provenienza della protesi, facendo attenzione a quelle eseguite da laboratori in Paesi extra EU.