Per migliorare la qualità della vita degli stomizzati (circa 70mila persone solo in Italia) arrivano diverse iniziative come quella di Samia Kouider, che soffre di morbo di Crohn e che ha creato ostomyPride, la prima linea di biancheria intima e green, interamente made in Italy per persone stomizzate: “Non esistevano soluzioni del genere in Italia”, ha spiegato. “Con la stomia, per me è iniziata una nuova vita, in cui ho dovuto imparare a convivere con una sacca attaccata al mio corpo. Per questo, ho disegnato una linea di biancheria intima e costumi da bagno antiallergenici e antibatterici, che abbina comfort, funzionalità ed estetica facendo sentire chi li indossa più in armonia con se stesso e con gli altri”.
Convivere con una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (Mici), come morbo di Crohn, colite ulcerosa o le cosiddette coliti indeterminate, vuol dire spesso avere a che fare con una stomia. Una sacca esterna applicata sulla parete addominale e in diretta comunicazione con l’intestino, destinata alla raccolta degli effluvi che chi è stato trattato chirurgicamente per colpa di una Mici a volte non può trattenere. Una condizione di vita particolare, di cui si torna oggi a parlare in occasione della giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, organizzata in Italia dall’Associazione Nazionale Amici Onlus, e che, come fanno sapere dalla Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati, “oggi può essere affrontata e gestita in modo soddisfacente, senza pregiudicare la vita di relazione del portatore né farne un handicappato ma bensì, dopo la fase acuta della malattia, permettergli il ritorno alla vita”.