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La nave Aquarius è giunta a destinazione. Nel suo tragitto verso Valencia, l’Aquarius è stata accompagnata da una nave della Marina militare italiana, la Orione, e una della Guardia costiera, la Dattilo, che hanno preso a bordo alcuni migranti che in origine si trovavano sull’Aquarius. La Dattilo è stata la prima ad attraccare materialmente nel porto di Valencia, stamattina alle 6. Intorno alle 9 è stata la volta dell’Aquarius, mentre alle 12 circa sarà il turno della Orione.

Si chiude così con l’attracco la vicenda dei 629 migranti che da giorni erano in navigazione nel Mediterraneo diretti prima verso l’Italia, poi verso la Spagna dopo la decisione del governo italiano di chiudere i nostri porti alle navi Ong.

Una linea seguita dall’esecutivo che è stata condivisa, secondo quanto riportano i sondaggi, dal 59 per cento degli italiani.

La nave Aquarius ha rappresentato un terreno di scontro fortissimo tra l’esecutivo e gli altri Paesi d’Europa, primo fra tutti la Francia che ha criticato la mossa del Viminale, ma ha aperto poi nuove speranze europee affinché l’Italia non venga più lasciata da sola e affinché la questione immigrazione venga gestita e controllata con altri mezzi a disposizione, alla fonte, nei paesi di origine. Per dire basta a tante problematiche legate a sfruttamento di manodopera, business da parte di scafisti, problematiche legate al riconoscimento dello status di rifugiato politico, ecc.

I migranti che si trovavano a bordo dell’Aquarius sono stati trasbordati sul altre due navi, la Dattilo e la Orione.

Le navi che sono entrate nel porto di Valencia sono state tre. Le due della Marina Militare e la stessa Aquarius. Ad attendere i migranti oltre 2500 volontari.

I migranti giunti a Valencia secondo quanto riferisce l’autorità locale, è composto da 450 uomini e 80 donne – tra cui almeno sette donne incinte – oltre a 11 minori di 13 anni e 89 adolescenti. Provengono da 26 paesi, principalmente dall’Africa, ma anche dall’Afghanistan, dal Bangladesh e dal Pakistan.

E anche dalla CEI è intervenuta sulla faccenda immigrazione. Il cardinale Gualtiero Bassetti ha sottolineato che “L’Italia davanti all’emergenza ha saputo scrivere pagine generose e solidali, non può essere lasciata sola ad affrontare eventi così complessi e drammatici. Proprio perché crediamo nell’Europa, non ci stanchiamo di alzare la voce perché questa sfida sia assunta con responsabilità da tutti”.

Foto Ansa