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Se si ha un sistema immunitario indebolito, è molto pericoloso farsi fare dei tatoo. Molte, infatti, le possibili complicazioni. Parola di esperti, come accaduto ad una trentenne scozzese dopo un doppio trapianto di polmone da cui e’ stata sottoposta nel 2009.

La donna, infatti, nel 2015 aveva iniziato a soffrire di dolore cronico all’anca, ginocchio e coscia sinistra pochi giorni dopo un tatoo alla gamba. Dopo tre anni di dolore la triste scoperta.

Come spiegano sulla rivista British medical journal case reports i medici dell’ospedale di Glasgow.

Il sistema immunitario della donna era indebolito, a causa dei farmaci immunosoppressori che assumeva dopo il trapianto doppio ai polmoni. Diversi anni prima, il tatuaggio alla gamba destra senza problemi, ma nel secondo caso le cose non sono andate bene.

Subito dopo infatti è comparsa una lieve irritazione cutanea (il che non è insolito), e 9 giorni dopo ancora un terribile dolore al ginocchio e alla gamba sinistra, che nonostante i farmaci non accennava a diminuire. Così, dopo 10 mesi, si è scoperto che la paziente aveva un’infiammazione cronica del muscolo (o miopatia muscolare). Un disturbo di cui spesso non si conoscono le cause, ma che in questo caso i medici hanno collegano subito al tattoo, il cui effetto è stato aggravato da un sistema immunitario destabilizzato.

“Non ci sono prove per dimostrare in modo definitivo il rapporto di causa-effetto, ma la tempistica e il luogo dove sono comparsi i sintomi sono collegabili al tatuaggio e non ci sono altri possibili cause – scrivono – E’ il primo caso documentato di miopatia infiammatoria come complicazione di un tatuaggio in una persona immunosoppressa”.

Chi prende farmaci immunosoppressori, sottolineano gli esperti, dopo un trapianto o per malattie auto-immunitarie, come Chron, lupus o artrite reumatoide, o anche diabete, deve evitare di fare un tatoo perché può essere molto rischioso.