Riparte domani da Vigevano, con 13 appuntamenti live nelle principali città italiane il 2640 Tour di Francesca Michielin.
La giovane cantautrice italiana, dopo aver conquistato i principali club di tutta Italia passando per sold out e raddoppi, riprende questo weekend il 2640 Tour con cui sarà protagonista delle line up dei più importanti festival musicali: domani a Vigevano (Estate in Castello) e domenica a Cremona (Tanta Robba Festival). La leg estiva del tour, che è partita dal Mi Ami di Milano lo scorso 25 maggio con un’esibizione tra le più attese e apprezzate del festival, proseguirà con altri 13 live in tutta Italia, terminando il prossimo 2 settembre con uno speciale appuntamento all’Home Festival di Treviso.
Poi Francesca sarà anche l’opening act d’eccezione al concerto di Alanis Morissette a Roma, il prossimo 9 luglio all’Auditorium Parco della Musica (Cavea).
Durante le sue performance live la cantautrice e polistrumentista porterà sul palco i brani di 2640, il suo ultimo album di inediti pubblicato su etichetta Sony Music che ha quasi raggiunto, con i singoli Vulcano, Io non abito al mare e Bolivia, i 24 milioni di stream su Spotify.
Lo spettacolo di Francesca, unisce il mondo del live electronics a quello pop/rock, per una scaletta ricchissima di oltre 20 brani tutti suonati live, senza l’utilizzo di sequenze e riprodotti in una chiave di ascolto inedita. Francesca e la sua band faranno uso oltre dei tradizionali strumenti, anche delle loro rispettive varianti elettroniche per dare a ogni esecuzione una nuova sfumatura in una dimensione unica e diversa.
Sul palco con Francesca, ci saranno: alla batteria e batteria elettronica Maicol Morgotti, Luca Marchi al basso, pianoforte e synth ed Eugenio Cattini alla chitarra e synth.
In ogni tappa Francesca Michielin si porterà dietro non solo il bagaglio musicale di 2640 ma anche quello visuale. L’aspetto scenografico del live, pensato da Giò Forma insieme a Francesca, è infatti fortemente stilizzato e ruota attorno al logo del disco, i tre triangoli simbolo (il Vulcano rosso, come le parole più crude da comunicare; il Mare, blu e caotico, da imparare ad ascoltare; la Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare). Δ∇Δ si trasforma così in un’installazione iconica che sprigiona luminosità e che caratterizza la scena con giochi di luce, anche laser, e cromie. Ogni triangolo al suo interno contiene tanti triangoli, in una struttura che richiama il tangram, gioco semplice ma raffinato, e che diventa anche interattiva: la loro illuminazione in alcuni momenti del live è comandata direttamente da Francesca attraverso la tastiera che sta suonando.
Crediti Francesco Prandoni