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Un recente studio americano evidenzia come il cervello di un anziano possa invecchiare prima rispetto a quello di un suo coentaneo non sottoposto a sonno artificiale.

Subire un intervento chirurgico dopo i 70 anni, essere sottoposti, a dosi di anestesia di vario tipo, può influire negativamente nel mantenimento delle proprie funzioni cognitive e di memoria, con conseguenze peggiorative con il passare del tempo.

A rivelarlo è questo studio, basato su un’osservazione condotta sul campione partecipativo durata trent’anni, condotto dall’istituto americano Mayo Clinic Study of Aging, con il quale il team di ricercatori ha preso in esame 1819 individui di età compresa tra i 70 e gli 89 anni, valutandone periodicamente le funzioni cognitive.

La scoperta, pubblicata sul British Journal of Anaesthesia, rivela infatti, come, a parità di anni, il cervello di chi è stato sottoposto ad interventi chirurgici possa invecchiare prima di quello dei coetanei non finiti “sotto i ferri”.