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Foa, giornalista e scrittore, è il nuovo presidente della Rai eletto con i voti di M5S, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno espresso tutta la loro massima soddisfazione al termine dell’elezione. “Diamo il benvenuto a Foa. Si è perso fin troppo tempo. È ora di lavorare per rinnovare la Rai”. Ha dichiarato Federico Mollicone, deputato di Fdi. Dello stesso parere anche Gianluigi Paragone del M5s: “Io sono soddisfatto per l’esito del voto che finalmente consente alla Rai di lavorare nella pienezza dei poteri”.

“Abbiamo raggiunto l’obiettivo di portare la candidatura di Foa a presidente. C’è stato qualche piccolo errore nella votazione. Non crediamo ai franchi tiratori”, ha detto invece Massimiliano Capitanio, segretario della Lega in Vigilanza Rai. Loredana De Petris di Leu ha invece votato per il ‘no’: “Era fondamentale che ci fossero i voti contrari alla conferma di un presidente che riteniamo non all’altezza del voto che deve avere”.

“Il mio mandato non è politico ma professionale”, assicura il neo eletto Marcello Foa, neo presidente della Rai indicato dal Cda di viale Mazzini, ed ascoltato in audizione in commissione di Vigilanza Rai.

Marcello Foa, ha spiegato infatti di aver ricevuto dal Governo un mandato “ampio e fiduciario”. “La parola d’ordine e’ portare aria fresca in Rai”.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha aggiunto che anche il cambio dei direttori dei tg “fa parte del mandato”.
“Sono stati nominati dal precedente consiglio di amministrazione e non tutta l’informazione e’ sembrata esente da settarismi”, ha sottolineato il neo eletto.

Foa ha spiegato poi che in Rai in questi mesi si e’ sentito spesso
“osservato da tutti, uscieri compresi. Non e’ che la stampa mi
abbia trattato bene, per cui si erano fatti l’idea di un troglodita fanatico. Poi hanno scoperto che sono cortese e ragionevole”.

Il nuovo presidente della Rai ha detto poi di aver conosciuto Matteo Salvini “nel 2015, ad un convegno”. “Era un lettore accanito del mio blog, pero’ io non lo sapevo”. “Nel 2017 mi invito’ a una tavola rotonda con l’economista Alberto Bagnai e, senza preavviso, mi chiese di parlare a braccio per dieci minuti. Anche Gianroberto Casaleggio mi leggeva e mi citava spesso. Poco prima di morire, il guru dei 5 Stelle volle conoscermi. Fu un incontro molto bello. Due ore che consolidarono una reciproca stima intellettuale”.

Foa ha negato poi di aver mai voluto mancare di rispetto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Sono andati a pescare un tweet, ma non sono riusciti a trovare un solo articolo in cui criticassi irrispettosamente il presidente Mattarella, che stimo per il ruolo di servitore dello Stato e per il tributo pagato dalla sua famiglia nella lotta alla mafia. Spero di avere l’occasione per ribadirglielo di
persona”.