Sono duecento le opere di Maurits Escher esposte al Pan di Napoli a partire da ieri 1 novembre al 22 aprile 2019. La città partenopea ospita per la prima volta l’evento che negli ultimi anni ha battuto ogni record di visitatori.
La mostra dedicata al grande incisore e grafico olandese ha sensibilmente influenzato infatti il modo di guardare le cose.
‘Relatività’ (1953), ‘Vincolo d’unionè (1956) e Metamorfosi II (1939), sono solo alcuni dei grandi lavori esposti sulle pareti del Pan. Si tratta soprattutto di xilografie, stanze “laboratorio” per esperimenti rapidi e di grande effetto sugli spettatori, quelle a specchio o la stanza delle illusioni ottiche, dove la persona appare più grande perché né soffitto né il pavimento sono lineari. E poi ci sono i video con la biografia dell’artista e i documenti, tra cui un giudizio modello Trip Advisor che Escher lasciò andando via dall’hotel Toro di Ravello, che ospitò anche Grieg. Una sezione consistente dunque sulla visione dell’artista-grafico sulla Costiera Amalfitana, di cui amò i motivi moreschi.