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A portrait of a young woman blowing her nose

Dai pendolari della metropolitana di Londra arriva un’importante conferma sulla possibile trasmissione dell’influenza attraverso il trasporto pubblico.

E’ quanto emerge da uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health. L’analisi ha posto sotto i riflettori il flusso dei pendolari che ogni giorno affolla la rete dei trasporti pubblici sotterranei della capitale del Regno Unito.

Lara Goscè, del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Bristol, racconta infatti come i più alti tassi di casi di influenza “possono essere rilevati nei quartieri serviti da un piccolo numero di linee sotterranee: i passeggeri che iniziano il loro viaggio in questi quartieri devono cambiare linea una o più volte al giorno in incroci trafficati come King’s Cross (un importante nodo di scambio della rete metropolitana londinese, ndr) per raggiungere la loro destinazione finale”.

Secondo la studiosa, infatti, i tassi di contagi più bassi di patologie delle vie aeree “si registrano nei quartieri dove la popolazione non usa il trasporto pubblico come la principale forma di trasporto per andare a lavorare o i sobborghi serviti da più linee sotterranee, che garantiscono viaggi più veloci con meno fermate e contatti con un minor numero di persone”.

I cittadini di Islington, un borgo di 220mila abitanti a Nord di Londra sono, per esempio, spesso costretti a cambiare la linea della metropolitana a King’s Cross, ed hanno un tasso di infezione tre volte superiore rispetto ai pendolari di Kensington, ad ovest della City, che invece tendono a prendere treni diretti.