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Un team di ricerca dell’Università del Texas Sudoccidentale è riuscito per la prima volta in assoluto nella storia a neutralizzare gli effetti negativi di uno dei fattori genetici responsabili dell’arrivo dell’Alzheimer, l’alipoproteina E4. Una molecola che sarebbe in grado di favorire l’accumulo delle placche di beta amiloide nelle cellule e determinare la neurodegenerazione.

La scoperta apre ora le porte a un vaccino innovativo che potrebbe prevenire moltissime diagnosi. Si parla dal 50 percento all’80 percento dei casi.

Un vaccino da somministrare prima dei 40 anni, potenzialmente in grado di prevenire il rischio di sviluppare la più temuta forma di demenza (che dovrebbe colpire 115 milioni di persone nel mondo entro il 2050). “Una semplice pillola potrebbe un giorno neutralizzare il rischio del morbo di Alzheimer a esordio tardivo, così come le statine facilmente disponibili sono in grado di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari”, ha dichiarato con entusiasmo il dottor Herz. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sul sito dell’ateneo di Dallas e sulla rivista scientifica eLife.