Bere caffè o tè troppo caldi potrebbero non solo danneggiare la lingua ma causare anche un tumore alla gola. Coloro che consumano regolarmente una di queste bevande a 60° C o di più, infatti, vedono aumentare il rischio di cancro all’esofago del 90%. È per questo che è meglio aspettare che si raffreddino.
A lanciare l’allarme un gruppo di ricerca dell’Università Tehran, in Iran che ha seguito un campione di persone per molto tempo.
Secondo gli scienziati, infatti, l’acqua bollente irrita il rivestimento della bocca e della gola, facendo salire di conseguenza anche il rischio di tumori.
Il tumore dell’esofago è il nono tumore più frequente al mondo e colpisce prevalentemente gli uomini dopo i 60 anni. L’esofago è il condotto attraverso il quale gli alimenti e i liquidi che ingeriamo passano dalla gola allo stomaco. Ha pareti interne rivestite di tessuto mucoso e circondate esternamente da un tessuto muscolare che, contraendosi all’atto della deglutizione, spinge il cibo verso il basso in direzione dello stomaco, al quale l’esofago è unito.
Lo sviluppo di un cancro in questa zona è per lo più dovuto a una crescita sproporzionata delle cellule che rivestono internamente quest’organo, oppure cellule che formano le ghiandole che producono il muco. I sintomi più comuni possono includere difficoltà nella deglutizione, indigestione persistente o bruciore di stomaco, vomito subito dopo aver mangiato, perdita di appetito e perdita di peso.
Lo studio in questione è stato pubblicato sull’International Journal of Cancer, e ha esaminato le abitudini di consumo di 50.045 persone di età compresa tra i 40 e i 75 anni che vivevano nel nord-est dell’Iran. Durante un periodo di follow-up dal 2004 al 2017, sono stati identificati 317 nuovi casi di cancro all’esofago in cui si è osservato che il rischio di carcinoma esofageo era aumentato a 2,4 volte tra coloro che bevevano regolarmente a 75° C quelle bevande.