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Il selenio è un minerale molto importante per l’efficienza della ghiandola tiroide.

In assenza di un adeguato apporto di selenio, quest’ultima non sarebbe in grado di sintetizzare bene gli ormoni T3 e T4.

Secondo gli esperti di Humanitas, il fabbisogno di selenio per una persona di età superiore ai 14 anni è pari a circa 55 microgrammi al giorno.

Tale dosaggio sale poi a 60/70 nel caso delle donne in gravidanza. Nei nove mesi di gravidanza, la funzionalità della tiroide della futura madre è basilare, in quanto quella del feto non risulta ancora sviluppata.

Ma cosa succede in caso di carenza di selenio?

Ebbene, il rischio principale è che possa aversi seri problemi a carico dello scheletro, ma anche alterazioni relative alla pigmentazione cutanea.

In alcune circostanze cliniche, infatti, la carenza di selenio è associata anche a problemi di fertilità maschile e a criticità relative alla produzione di globuli rossi.

Per mantenere costante l’apporto di questo importante minerale è vitale importanza una giusta e corretta alimentazione. Tra i cibi consigliati da assumere ci sono innanzitutto cereali integrali: riso integrale, caratterizzato da una presenza di 15 milligrammi di selenio per ogni etto di prodotto, ma molto ricco di selenio anche il kamut, per non parlare delle noci brasiliane. Queste ultime, contengono infatti 19 milligrammi di selenio all’etto.

Da non dimenticare è l’orzo, alleato della salute anche in virtù della presenza di vitamine del gruppo B, e poi diverse fonti proteiche, come per esempio i frutti di mare, le ostriche e il tonno.

E ancora, il tacchino, per chi deve anche dimagrire, il manzo nutrito con erba, le uova, il salmone selvatico, gli spinaci e i semi di girasole.

La supplementazione di selenio viene spesso consigliata dagli specialisti, a chi soffre di tiroidite di Hashimoto (eventuali integratori vanno assunti solo su consiglio medico).