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Chi dorme oltre nove ore a notte o fa lunghi pisolini pomeridiani, ha rischio superiore di imbattersi nell’ictus, rispetto a chi dorme molto meno.

A dirlo la scienza, uno studio cinese pubblicato sulla rivista a Neurology.

I ricercatori della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan in Cina hanno esaminato le abitudini del sonno di 31.750 adulti sani. Tutti seguiti per sei anni.

Ebbene, il team in questione ha scoperto poi, che chi dormiva in media nove o più ore al giorno aumentava il rischio di ictus del 23 per cento. Mentre chi al contrario, faceva riposini di più di 90 minuti aumentava di un quarto le possibilità di ictus, rispetto a quelli che dormono meno di mezz’ora.

Chi oltre a dormire nove ore, faceva anche il pisolino pomeridiano impennava il rischio di ictus dell’85 per cento.

Anche chi dorme oltre le nove ore, ma si sente comunque stanco alza il rischio di ictus dell’82 per cento.

I problemi ci sono anche per chi riposa poco, con il 29% di rischio in più di avere un ictus, rispetto a chi invece si alza sempre molto riposato.

I ricercatori hanno spiegato che servono nuove ricerche in merito, per comprendere perché fare riposini lunghi e dormire molte ore la notte sia legato a un aumento significativo di essere colpiti da ictus. Studi precedenti avevano già dimostrato che chi dormiva troppo e a lungo aveva anche alti livelli di colesterolo nel sangue e un girovita più ampio.

L’ictus, nel nostro Paese è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Un decesso ogni dieci è infatti causato dall’ictus. Rappresenta inoltre la principale causa d’invalidità.

Le persone che in Italia hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti sono poco meno di un milione.

A un anno circa dall’evento acuto, il 30% dei pazienti ha un grado di disabilità elevato.