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Se mangiate in modo sano ma tendete a perdere chili, potreste essre allergiche al nichel.

Come fare, quindi? Per prima cosa è bene accertarsi che la causa sia davvero quella e che non ci siano alla base altri problemi come quelli ormonali, legati ad intolleranze o altre allergie alimentari o dovuti allo stress. In caso di dubbi è consigliabile chiedere quindi un parare di uno specialista insieme la possibilità di fare una serie di esami per capirne l’origine.

Il nichel

Il nichel è un metallo pesante, presente un po’ ovunque. Si trova nel sangue, nell’acqua, nella terra, nelle cose con le quali veniamo a contatto ogni giorno e, in accessori moda che indossiamo e nel cibo.
Normalmente chi è allergico a questo metallo ha dei segni evidenti quando vi entra a contatto. Così, indossare gioielli, oggetti di metallo come orologi o cinture, orecchini etc… può provocare una dermatite anche abbastanza seria. In altri casi si possono presentare una serie di effetti collaterali.

L’allergia da contatto, può essere identificata per mezzo di un patch test.

Chi è allergico al nichel può presentare anche problemi a livello alimentare. In questo caso si parla di SNAS e la situazione si fa un po’ più complessa perché oltre a trovarsi in tanti alimenti, sopratutto in quelli così detti sani, il nichel si trova anche in pentole e padelle, motivo per cui mangiare può diventare un serio problema quotidiano.

Patch test

Il patch test per la diagnosi deve essere effettuato nel reparto di allergologia della propria città. L’allergia al nichel è un problema serio, pertanto è sempre meglio rivolgersi a degli specialisti. L’allergia va constatata con un medico che saprà anche riconoscerne l’entità, per capire poi come anche agire.

Questo test, si svolge in ospedale o in un ambiente dove, tramite appositi cerotti, viene applicata una piccola parte di nichel sulla pelle. Questa andrà tenuta per circa tre giorni e, in base alla reazione cutanea riscontrata si avrà la percezione dell’esistenza dell’allergia e della sua entità. In genere, infatti, l’allergia al nichel viene affiancata dal simbolo +. Più ce ne sono e più grave sarà l’allergia riscontrata.

Una volta riscontrata l’allergia da contatto, in caso di sintomi come aumento di peso immotivato, problemi gastrointestinali, mal di pancia, digestione lenta, bruciori di stomaco, forti emicranie, etc… si può ipotizzare la SNAS, nota anche come allergia sistemica al nichel o, in altre parole, allergia di tipo alimentare.
Per identificarla, in genere, gli specialisti fanno seguire una dieta povera di nichel per un tempo variabile e, subito dopo, fanno fare un test di stimolazione orale, dove viene assunto del nichel alternato ad pillole placebo per cogliere eventuali altri sintomi.
Si tratta di un test che ancora non è stato preso in considerazione da tutti e che in caso si riscontri un’effettiva sensibilizzazione porta solitamente ad una dieta specifica o ad un vaccino orale di sensibilizzazione ma i cui risultati sono ancora da accertare.

Cosa fare in caso di allergia?
Con l’aiuto di un medico, si può pensare di seguire una dieta detox, a bassissimo contenuto di nichel. Si tratta di un’alimentazione difficile da sostenere e che a lungo andare non va bene, motivo per cui non è una cosa che si può fare da soli.
Una volta diminuito l’eccesso di nichel nel corpo, però, si inizierà poi a stare anche meglio e a tollerare alimenti che lo contengono. Ciò che conta …e non accumulare di nuovo mangiando troppe fonti di nichel insieme. Il nichel è infatti presente in tutti gli alimenti integrali, nei legumi, in molte verdure, etc…
Attenzione!