La gonorrea è una malattia infettiva a trasmissione sessuale, che viene causata da un batterio, il gonococco (Neisseria Gonorrheae) che ha particolare affinità per le mucose del tratto genitale, maschili e femminili.
La gonorrea può essere associata ad altre patologie, in particolare la Clamydia, soprattutto in presenza di casi che hanno rapporti con partner multipli.
Nell’uomo è più facile da diagnosticare, poiché la sintomatologia è nella maggior parte dei casi acuta ed eclatante ed avviene dopo circa cinque giorni dal rapporto con un partner infetto. Si tratta del cosiddetto “scolo” uretrale, una perdita di materiale mucopurulenta che fuoriesce dal pene, spesso associata a fastidio a urinare.
La gonorrea si presenta con
– bruciore durante la minzione;
– disuria:
– difficoltà ad urinare, che si verifica quando la malattia attacca la cervice uterina;
– perdite vaginali;
perdite di sangue fra un ciclo e l’altro.
Il fatto che quasi la metà delle donne sia asintomatica, rende più difficile la diagnosi della patologia e amplifica le sue possibilità di diffusione.
Questa è la ragione per cui i medici consigliano di sottoporsi al test in caso di contatti sessuali a rischio, anche in assenza di sintomi.
Negli uomini il periodo di incubazione è molto variabile. I sintomi compaiono da due a 30 giorni dal momento dall’infezione e sono:
– bruciore durante la minzione;
– disuria: difficoltà ad urinare;
– perdite di colore bianco, giallo o verde: è il prodotto della reazione infiammatoria messa in atto dal sistema immunitario, in seguito alla quale i globuli bianchi si decompongono;
– dolore e gonfiore testicolari: non sempre presenti.
Anche gli uomini possono essere asintomatici: accade nel 10% dei casi. La faringite gonococcica, generalmente asintomatica, può causare mal di gola.
La gonorrea è una delle malattie a trasmissione sessuale più diffuse al mondo e, come la sifilide, aumenta di 2-3 volte il rischio di acquisizione del virus HIV. Inoltre, la coinfezione con Chlamydia trachomatis si manifesta nel 15-25% degli uomini e nel 35-50% delle donne.
Fra tutte le infezioni a trasmissione sessuale, è quella per la quale la cura sta diventando progressivamente più difficile, a causa del fenomeno dell’antibiotico resistenza.
Devono essere sottoposti a terapia antibiotica anche i partner dei pazienti infetti.
L’amplificazione del fenomeno dell’antibiotico resistenza sta complicando la terapia contro la Neisseria gonhorroeae, della quale sono sempre più frequenti ceppi insensibili ai comuni farmaci antimicrobici.
Al fine di somministrare la terapia più appropriata, l’analisi dei prelievi colturali deve essere dunque completata da un antibiogramma. Questo test permette di valutare la sensibilità del batterio ai diversi antibiotici e di personalizzare la terapia.
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