Solo trenta anni fa era impossibile credere che una donna potesse viaggiare da sola, impossibile pensare che volesse viaggiare da sola. Eppure qualcosa è cambiato, aumenta sempre di più il desiderio di una donna di indossare uno zaino in spalla, mettersi un paio di scarpe comode e partire per l’avventura. E’ il sogno che molte di loro hanno nel cassetto, da sempre. Sole, senza dover rendere conto a nessuno, senza doversi preoccupare di piacere a qualcuno, di essere delle bravi figlie, mamme, fidanzate, lavoratrici. Semplicemente loro stesse e la strada che gli si porrà davanti. Perché alla strada non interessa che tipo di vestito indossano, se vestono alla moda oppure no, se non sono truccate, se non sono in forma, la strada non le giudica se non hanno voglia di sorridere. Non pretende nulla da loro. Lei è lì solo per ascoltare cosa hanno da dirle e per darle la libertà ogni qual volta vanno percorrendola.
E non esiste una strada unica ma infinite strade, le strade del mondo, di quei luoghi e quelle città che aspettano solo di essere visti e conosciuti. Così nell’era in cui le donne come non mai affermano i loro diritti e rivendicano le loro libertà, l’era in cui l’emancipazione delle donne non è mai stata così forte, aumenta di anno in anno il numero di coloro che decidono di effettuare un viaggio da sole.
In Italia l’ultima ricerca condotta dal JFC il Centro Studi del Turismo afferma che nel 2017 sono state oltre 517 mila le donne in viaggio e la previsione a oggi è che si arriverà a superare il milione. Hanno un’età media di 32 anni e quasi il 50% di loro hanno un partner. Le cause che spingono queste avventuriere a lasciare i porti sicuri e salpare per nuove avventure sono svariate, sui social da Facebook a Instagram veniamo colpiti dai racconti affascinanti e dalle bellissime foto che queste donne pubblicano. Prima fra tutte emerge la voglia di scoprire se stesse, i propri limiti, di confrontarsi con le parti più profonde del proprio io, magari quelle parti nascoste da sempre a gli altri. La speranza di ricominciare, di lasciarsi alle spalle qualche brutto avvenimento, come una relazione finita male, rimettere insieme i pezzi lontano da tutti e da tutto, in qualche posto sconosciuto. E poi la voglia di scoprire nuovi posti, di ” avere nuovi occhi” scriveva Marcel Proust. Internet con i suoi social media ha contribuito a diffondere questa idea di libertà del viaggio tutta al femminile. Un sito chiamato “Viaggio Da Sola Perché”, permette a tutte le donne che hanno questa volontà di confrontarsi, scambiarsi opinioni, esperienze, molte di loro trovano coraggio pensando “Beh perché non posso provarci anche io, se c’è riuscita lei posso farlo anche io, posso andare anche io lì”. E così si è creata una specie di famiglia di donne coraggiose con un unico sogno: scoprire il mondo senza dover rendere conto a nessuno se non a loro stesse!
di Francesca Curri