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Il governo provvederà all’assunzione di circa 20 mila medici e personale sanitario per far fronte alla situazione d’emergenza del coronavirus, anche in considerazione del fatto che – come ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro “ci sono tra i 200 e i 250 sanitari che non possono svolgere il loro lavoro in quanto o positivi o anche tra i contatti stretti dei contagiati. Potranno essere assunti con contratti di sei mesi senza concorsi. Si potranno reclutare anche medici in formazione all’ultimo anno di specializzazione e «personale medico e infermieristico” in pensione.

Alberghi per quarantene
Tra le misure più clamorose, la possibilità per i prefetti di “requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare” quando il periodo di quarantena non si possa trascorrere a casa. Previste “indennità di requisizione” sulla base di criteri stabiliti da un successivo Dpcm su proposta del ministro dell’Economia.

Possibili ‘reparti’ temporanei
Per gestire l’emergenza Coronavirus le Regioni potranno «attivare anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private. Le opere potranno essere realizzate in deroga e i lavori potranno iniziare contestualmente alla presentazione delle domande.

In campo anche la sanità privata
Anche la sanità privata sarà chiamata a dare il suo contributo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Secondo quanto previsto nella bozza del decreto legge sulla sanità, le Regioni sono autorizzate ad acquistare altre prestazioni dalle strutture private che saranno anche «tenute a mettere a disposizione il personale sanitario in servizio nonché i locali e le apparecchiature» richiesti da «Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto» quando manchi il personale perché «ricoverato» o in quarantena per il contagio da Covid-19.

Acquisti del materiale sanitario
Centralizzare gli acquisti di materiale sanitario: sarà la
Consip, nominato soggetto attuatore, a provvedere agli approvvigionamenti che dovranno poi essere consegnati alle
regioni.

50 mln incentivi produzione mascherine
Al fine di assicurare “la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato”, vista la loro attuale “inadeguata disponibilità”, Invitalia “è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi” per un ammontare di 50 milioni.

Deroga a orario massimo lavoro medici
“Per i professionisti impegnati a far fronte alla gestione dell’emergenza” non si applicano le disposizioni sui limiti massimi di orario di lavoro prescritto dai Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore, a condizione che venga loro concessa una protezione appropriata, secondo modalità individuate dalle aziende sanitarie di appartenenza.