Multe salate e confisca del mezzo per chi viola misure anti-contagio disposte dal governo. Il Consiglio dei ministri è pronto ad un inasprimento delle sanzioni per fermare le persone che continuano a circolare sul territorio nazionale infrangendo le leggi.
La bozza del decreto che verrà esaminata oggi – convocazione alle 14 – prevede infatti che le misure di contenimento siano prorogabili e modificabili fino al 31 luglio. Nessun prolungamento immediato, quindi: le attuali norme scadranno il 3 aprile, in Lombardia la regione le ha già prolungate al 15 aprile. Ma esiste la possibilità che in caso di nuove ondate di epidemia da coronavirus venga prolungato o riattivato un nuovo giro di vite. Come chiesto anche da regione Lombardia, che chiede anche più forze dell’ordine in campo.
A parlare delle necessità di rispettare le restrizioni è anche Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile: “È davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, consapevoli che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee”. “La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani”, ha aggiunto Arcuri.
Oggi è il secondo giorno in cui si è abbassata la curva di crescita, ma ci sono comunque quasi 64mila casi e 6mila morti, stando all’ultimo bollettino di lunedì sera. E tra i nuovi positivi c’è anche il super consulente di Fontana, per la regione Lombardia, Guido Bertolaso, che sta gestendo i lavori dell’ospedale alla Fiera di Milano ad essere risultato positivo al test da coronavirus. “Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia“, ha scritto Bertolaso su Facebook. Fontana ha precisato che non avendo avuto “nessun contatto stretto” non ha necessità di tornare in quarantena.
Sanzioni previste
Sanzioni tra i 500 e i 4000 euro per chi viola le regole in fatto di restrizioni di coronavirus, fermo restando l’arresto fino a 3 mesi già previsto. Oltre al fermo di auto, scooter o bicicletta, quindi, il rischio è di dover sborsare una cifra dieci volte superiore ai 206 euro di ammenda stabiliti finora.