Spread the love

L’Italia riapre con il decreto firmato da Giuseppe Conte ma con prudenza e gradualità per evitare una ripresa dei contagi. Ieri ci è stata già la riapertura dei cantieri pubblici e delle aziende che lavorano con l’export, ma la vera fase 2 scatterà il prossimo 4 maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti i primi di giugno.

“La passeggiata con l’amico no, certamente si può fare attività motoria singolarmente” ma “bisogna mantenere la distanza sociale e i dispositivi di protezione in questa fase in cui si apre un po’. Ci sono ancora 105mila contagiati, dobbiamo evitare di tornare ai dati dell’inizio di marzo”, queste le parole del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli rispondendo ad alcuni dubbi sul Dpcm per la Fase 2. Tra i “congiunti” compaiono anche i “parenti fino all’ottavo grado e gli affini e fidanzati. Per queste persone sarà consentito ricongiungersi”.

TUTTE LE NORME

“Nella fase successiva di lavoro il Comitato svilupperà un sistema integrato di raccomandazioni alla Presidenza del Consiglio riguardo alle priorità di interventi economico-sociali del Paese per la Fase 2”. E’ quanto si apprende dal comunicato della Task force guidata da Vittorio Colao, spiegando che il comitato ripartirà “questa settimana” con approfondimenti “con il mondo produttivo, economico e sociale per tracciare la mappa di esigenze e opportunità del piano di Fase 2″ anche per sostenibilità e modernizzazione del Paese”. La cosiddetta Fase 2 coinvolge per i soli “settori manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi a supporto dell’impresa, circa 4,5 milioni di lavoratori e lavoratrici”. Lo si legge nel comunicato della Task Force guidata da Vittorio Colao.

Dpcm in vigore dal prossimo 4 maggio, a quanto si apprende, con “congiunti” si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Le Faq, che saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito di Palazzo Chigi, chiariranno ulteriori dubbi interpretativi sul provvedimento.

La visita ai “congiunti” comprende anche i “fidanzati”. Lo ha chiarito la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli a ‘La vita in diretta’. “I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati”, ha detto la ministra, puntualizzando comunque che “una dicitura così ampia richiede la responsabilità individuale”. Questo, comunque, aggiunge, esclude pranzi di famiglia: “ma singolarmente ci potremo rivedere”. “Dubito che ci sarà in un futuro abbastanza prossimo la possibilità di assembramento anche di natura famigliare”.